Papà Giorgio, mamma Rosita e l’associazione «Una vita rara» ricevuti dal Santo Padre.

Davide non parla. Davide, come Mirco, come altre 13 persone in Italia, è affetto da una malattia rarissima, la Allan Herndon Dudley Syndrome (AHDS-MCT8), una encefalopatia congenita. Eppure Davide, con i suoi occhi vispi, con uno sguardo a cui non puoi restare indifferente, ha saputo e sa far muovere intorno a sé un mondo di solidarietà.

E di fatto, proprio con gli occhi, Davide alla fine comunica con tutti coloro che gli si avvicinano.
Ieri il 15enne bresciano (insieme ad altri tre ragazzi colpiti da malattie rare, compreso il già citato Mirco, bresciano come lui), è stato ricevuto da Papa Francesco in una giornata che si può definire con una sola parola: indimenticabile.

«Abbiamo fatto una pazzia a portarlo a Roma – ha detto papà Giorgio ancora emozionato -, ma non sarebbe stato lo stesso senza di lui». La corsa e non solo. Quella di ieri nella Sala Clementina è stata l’ultima tappa della «Rare words run – Corsa delle parole rare», partita lo scorso 21 aprile da Monticelli Brusati. Nove tappe, oltre settecento chilometri, che hanno visto l’ultramaratoneta Luca Sala e il suo «gruppo» raggiungere Roma già domenica.

Il tutto per far conoscere la storia di Davide e in generale di chi è affetto da malattie rarissime. E ieri, anche grazie all’iniziativa, Giorgio e Rosita Boniotti (che guidano l’associazione «Una vita rara») hanno potuto incontrare Papa Francesco. A lui hanno donato la maglia dell’associazione, un quadro e il libro «Sorpresa nel bosco» curato da Cosetta Zanotti, illustrato da Lucia Scuderi e voluto dalla realtà associativa per Raccontare che ogni vita è unica, rara e speciale.

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